21.8.08

Pastinaca re その二

Pastinaca era uomo retto
retto il suo pensiero
retto il suo cuore
retto lo sguardo
eccetera eccetera.

Pastinaca conosceva a memoria sutra e inni sacri e quelli che non ricordava li improvvisava con eleganza e a chi glielo faceva notare gli dava giu` di spranga con passione e zelo che come tutti gli uomini giusti anche lui credeva nella violenza che edifica e purifica ... chi la pratica.
Un giorno era indigesto e camminava per le strade della nostra piccola citta` di cui eravamo despoti spietati ma buontemponi.

Pastinaca vide allora un uomo che stava morendo e stava morendo perche` nessuno lo aiutava.
C`erano altri 3 uomini li vicino che aspettavano che morisse per togliergli quel poco che aveva.
Aspettavano e si godevano lo spettacolo della morte che arriva e si piglia il suo per prima.
Pastinaca sotto il cielo poteva salvare l`uomo oppure no cosi` si senti` molto salomonico allora grido` ai 3 "Mi sento molto salomonico".
I 3 capiro che non tirava una buona aria e se ne andarono.

Pastinaca si avvicino` al morente e gli sussurro` "Mi sento molto salomonico" il morente continuo` a fissare la nuvola a forma di pac-man e gli rispode "Buon per te`".

In un momento Pastinaca decise che avrebbe salvato l`uomo e lo avrebbe curato poi rimesso in forze e quando un giorno la gioia di vivere sarebbe ritornata sul viso dell`uomo lo avrebbe massacrato di botte e lasciato li a morire in una pozza di sangue.

Perche` nella eterna ricerca dell`equilibrio tra il bene e il male cio` che conta e` il loro armonioso susseguirsi.

In verita` vi dico Pastinaca era uomo retto
retto il suo pensiero
retto il suo cuore
retto lo sguardo
eccetera eccetera.

rana alla stazione



Ero in stazione di campagna che dal binario in attesa guardavo il verde delle risaie (ah le risaie!) barcollante, ebbro di cioccolata fredda, e passai accanto a una di queste piante da stazione, da spartitraffico, cespugliose e avvezze agli spurghi venefici dell'umana stirpe (ma non senza ripercussioni genetiche).
Allora notai sfumatura cromatica inusitata: l'occhio si fe' desto e forma prese
la rana alla stazione
che ferma stava forse da diecimila anni ad aspettare l'evoluzione o la fine dell'umanita'.
Gli feci le foto: gliene scattai d'abuso e d'arroganza, di fianco e di faccia, senza flash e senza scuse. Poi la lasciai li, tramortita dall'affronto digitale ma sempre immobile come si confa ad
una rana alla stazione.

19.8.08

La felicita` <1>

Tutti la vogliono, tutti la cercano
e se la scambiano alle stazioni
e me la rubano e me la sporcano
e se ne vantano a colazione.
e la incorniciano, la enfatizzano
me la propongono poi me la impongono,
ne hanno tanta, e` made in china
me la ricordo e non me la scordo
e` nel passato quello remoto
o nel presente un po`trabballante.
e` una canzone o un odore
dura da un pezzo, o da un paio d`ore
Si rompe subito, e` impermeabile,
e` monodose e in propilene.
La porta il fiume, viene d`estate.
Dammela dammela brutto bastardo
demmene ancora dammene ora.

1.8.08

nuovi proverbi vecchia volpe

Chi trova una birra campa cent'anni.
Chi non capisce si offende.
Non c`e` mare senza sale.
Chi molto parla spesso si ripete.
Tanta carta e niente igiene.
Il gallo del mattino e` sempre piu`fastidioso.
Tra il dire e il fare sceglier non saprei.
Il mattino ha un groppo in gola.
Quando il gioco si fa duro tira fuori l`ammorbidente.
Sbadigliare e` umano ruttare anche.
Il vino buono sta nella botte di ferro.
Chi fa da se non fa per me.
Chi va con lo zoppo arriva in ritardo,
Lontano dagli occhi si sente poco.
Rosso di sangue omicida in flagrante.

Pastinaca re その一

I fanghisti pentecostali esprimevano disappunto con variazioni temporanee dello spettro cromatico che generavano negli astanti, passanti, osservatori e dirigenti terzomondisti, stadi di nausea, sudore freddo, diarrea a girasole, stanchezza, secchezza delle fauci, spossatezza, irriverenza e coiti d'urgenza.

Nell'anno del dolore 2029 Io e il mio coinputato Pastinaca avevamo per ferocia e divertimento, preso controllo di una piccola citta di campgna strappandola, col ricatto la tortura e grossi quantitativi di verderame, al precedente signore locale .
Ora governavamo con pugno di ferro e mascella d'avorio proni all'abuso, alla violenza, anche verbale, allo sfruttamento, e alla coercizione non finalizzata.

Avevamo anche un piccolo gruppo di debosciati nullafacenti che chiamvamo milizia dell'orrore che pero' faceva orrore solo per l'incompetenza e li mandavamo in missioni suicide contro fuggiaschi maratonisti, mamme coraggio o islamisti gaga', nella speranza di toglierceli dal cazzo visto che ormai era chiara la loro una funzione parassitaria.E invece a botte di culo e per indecente inferiorita' degli avversari tornavano sempre vittoriosi a volte con bottino: umano e non, pregiato e non.

In quei giorni i profeti profetizzavano cose gia' avvenute altrove, i ciechi inciampavano per non rialzarsi piu' , molti tabu' erano caduti sotto il piede pesante della necessita' o della barbarie gratuita.

Pastinaca, che aveva un passato remoto neomelodico, era dedito alle fucilazioni zen cioe' senza condannato a morte Io mi trastullavo in stupri per corrispondenza.
Nei giorni fausti ci incontravamo e ci scambiavamo il frutto delle creazioni artistiche elaborato in codice binario a sua volta convertito in aromonie sonore che chiamavamo la musica del podere e qualche volta la trasmettavamo sul qualche podcast col nome d'arte di Sandokan in onore del camorrista casertano del 20 secolo di cui il Pastinaca era fervente apologeta e agiografo.