2.7.13

Pastinaca Re: un viaggio

E Pastinaca venne a dirmi
"Ecco un attrezzo ginnico".
"Ginnico e` il tuo attrezzo", gli conferma`io, con finta ammirazione, venata di noia, spruzzata di condiscendenza e ricoperta d`ironia.
"Ma non lo so`usare"
"Non lo usare" gli consiglia`io
mentre guardavo le nuvole farsi piu` nuvole e poi meno nuvole: le vagabonde!
"Lo vuoi?"
"No. grazie."
"Io parto."
"Ma torni."
"Torno."
"E vai dove?"
"Non ho una meta ma pregno son dello spirto del viandante"
"Vuoi una mappa?"
"No."
"Consigli?"
"Nemmanco"
"La mazza ferrata?"
"Ce l`ho."
"Fionda e bulloni?"
"Pure."
"Talismano multifunzione ricaricabile?"
"Nommi serve."
"Allora non indugiare."
"Mi presti il lettore mp3 colla raccolta del trio lescano?"
"No."
"Parto!"
"Parti!"

E Pastinaca viaggio` per terre non eccessivamente lontane.
A piedi e a cavallo,
sul carretto, sul cammello,
a dorso d`uomo e in bicicletta,
 con carovane, in mongolfiera,
 da solo e in compagnia.

Rubo`scarpe, rubo` cibo,
rubo`l`acqua, e i soldi,
rubo` vestiti e una parrucca e uno zaino.

Compro` una collana, la scambio` con un chihuahua,
si mangio` il chihuahua e con le ossa si fece una collana.

Incontro` una donna: si amarono per giorni 5 e miglia 87.
Poi biforcarono.

Pastinaca salvo` un gioioso maiale da arrosto certo.
Divennero amici.
Gli rubarono il maiale.
Pastinaca pianse.

Dormi` sotto un cielo stellato
Dormi` sotto un cielo ancora piu` stellato.
Dormi` con un bue scorreggione.
Dormi` con la moglie d`un fattone.
E poi con la figlia non chiuse occhio tutta una notte.

Vide l`alba su alto monte: bella ma un po` pacchiana, gli sembro`.
In una grande pianure la rivide e la stessa gli sembro`.

Incontro` genti di lingue diverse.
Si fece capire,
con le buone e con le cattive.

Poi rubo` un panino.
Ma lo beccarono.
Fino al tramonto lo picchiarono.
Al mattino tornarono e ancora lo picchiarono,
ma con meno vigore.
IL giorno appresso lo curarono.
Il quarto giorno gli regalarono un cavallo
e tanti, tanti panini.

Pastinaca arrivo` al mare.
Si costrui` una capanna.
Fece il bagno
e un castello di sabbia.
Odio` l`onda che glielo distrusse.

Passo` un VdC (Venditore di Cocco) che disse "Cocco, coccobbello, cocco."
"Dammi cocco"
"Ecco cocco, attendo moneta."
"Non ho soldi"
"Ridammi cocco"
"No."
"Che facciamo"
"Mangiamo cocco"
E mangiarono cocco e cantarono "Vamos a la playa"

Il VdC s`ando`.
Pastinaca resto`.
Poi si senti` un po` solo.
Raccolse una conchiglia e torno`.

"Son tornato"
"Ben tornato"
"Son`andato al mare"
"Bene"
"T`ho portato una conchiglia"
"Mettila insieme alle altre"
"E poi vatti a riposare che domattina si parte presto per un assedio", gli consiglia`io, guardando le formiche che andavano e quelle che venivano: le pendolari!