Mi faccio non mi faccio, di che mi faccio? Un dubbio che assale ogni giorno centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, mentre a decine di migliaia il dubbio l`hanno risolto e senza indugio buttano giu` a cuor leggero. E in Giappone?
Leggevo una notizia sul sito dello Yomiuri (uno dei maggiori quotidiani a tiratura nazionale), nella sezione delle notizie piu` lette del giorno.
Il marito della preside di una scuola internazionale di Tokyo arrestato per traffico di marijuana.
E uno si immaggina sto losco tipo importare erba a quintalate per poi imbustarla a dosi e piazzarla agli studenti-clienti dell `istituto dove ci lavora la moglie.
E invece si tratta di un americanzo di 62 anni beccato a far passare 6 (dico sei) grammi di maria! ovviamente per uso personale.
Un altro articolo dello stesso quotidiano lanciava l`allarme sull`aumento di giapponesi che si coltivano la maria a casa favoriti anche dal fatto che uso possesso e vendita della suddetta sono illegali ma il possesso dei semi no.
Anche perche` i semi interi rientrano tra i componenti di un tradizionale mix di spezie chiamato shichimitougarashi usato comunemente nella cucina giapponese e dunque rendendo il possesso di semi illegali si dovrebbe poi arrestare i 4 quinti delle casalingue nipponiche.
lo stesso articolo conclude riportando i numeri dei condannati per possesso di maria nei primi 6 mesi dell` anno : 1446 persone equivalenti ad un +21% rispetto all`anno prima, di questi l`85% arrestato pe la prima volta.
E` chiaro che non si tratta di criminali feroci ma spesso di studenti.
uno dei motivi dell` aumento dell`uso della maria in Giappone e` senza dubbio il moltiplicarsi delle possibilita` per i giovani di studiare all`estero con programmi di scambio, vacanze studio o altro, ed e` all`estero in un clima piu` libertario e tollerante che questi fanno esperienza delle droghe leggere e non.
Nonostante L`uso della maria sia in aumento va comunque precisato che non e` questa ad essere la droga piu` diffusa in Giappone.
Dopo le tre solite droghe legali infatti, la sostanza stupefacente piu` usata sulle isole giapponesi e` lo shabu ossia le anfetamine .
Riporto dal sito http://www.japanhemp.org/en/speed.htm
Ogni anno vengono arrestate per uso di shabu o spaccio 15,000-25,000 persone a fronte degli 1 - 2 milioni di persone che ne fanno uso.
Droga produttiva piu` che ricreativa la usano i camionisti e i tassisti, gli studenti per farsi le tirate prima degli esami o giovani cretine alla ricerca del sistema definitivo per perdere peso.
Negli anni della seconda guerra mondiale le anfetamine allora legali venivano distribuite dallo stesso governo ai militari cosi` come agli operai per migliorarne le prestazioni.
Nel 1952 diventa pero` illegale cosi` trovarla in pillole diventa sempre piu` difficile e in molti cominciano ad iniettarsela. Ma in Giappone procurarsi siringhe non e` facile perche` non sono comunemente in vendita nelle farmacie. La conseguenza e` ovviamente un aumento di HIV e epatite B e C tra i tossicomani.
Cosa accadra` in futuro e` difficile dirlo, certo con le attuali leggi che prevedono L`arresto per l`uso di qualsiasi tipo di droga senza alcuna distinzione sul grado di tossicita` o di pericolosita` sociale, se il numero di giapponesi che indulge continua ad aumentare, una soluzione si richiedera` e costruire nuove carceri potrebbe non essere quella migliore.
In questo tipo di problematiche mi sembra che il Giappone tenda ad adeguarsi alle tendenze internazionali e in particolare americane. Difficilmente il Giappone resterebbe solo sulle attuali posizioni fortemente proibizioniste se in America una politica di liberalizzazione cominciasse a prendere piede.
Per l`intanto se si vuole andare sul sicuro ci si puo` legalmente sfondare lo stomaco di alcol, e per inciso va qui` ricordato che tra gli asiatici molti mancano di un certo enzima per metabolizzare l`alcol (aldehyde dehydrogenase 2, ALDH2) con la conseguenza che per loro gli alcolici sono ancora piu` tossici.
1 commento:
quali sono le tre droghe legali a cui fai accenno nell'articolo?
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