Il WWF in collaborazione con "Giardinieri senza frondiere" hanno dichiarato il 9 Marzo "Giornata Mondiale della Mimosa", per ricordare le centimigliaia di rametti di mimosa che ogn'anno il giorno avanti vengono brutalmente strappati alle loro piante per poi diventare oggetto di bieco mercimonio.
Essi rametti , dopo essere stati accatastati, trasportati e incartati e in condizioni igienico sanitarie indicibili, spesso senza ricevere un poco d'acqua o vedere una raggio di sole, vengono poi comprati a caro prezzo da maschi, uomini, ragazzi e da questi poi ceduti a donne, signore, ragazze, spesso al solo scopo di ottenere favori sessuali o, in seconda istanza, non vedersi gli attributi sessuali andare in frantumi a causa di malumore a trasmissione plurisensoriale e protratta nel tempo, emanante dalle summenzionate donne fanciulle ragazze e femmine, che interpretano la mancata donazione come incontrovertibile segno di disaffezione da parte dei loro prtnrs, amici e compagni di sollazzo, o consorziati a vario titolo.
"Le conseguenze di questa barbarica usanza sono devastanti per le piante di mimose che spesso decidono di lasciarsi seccare piuttosto che dover di nuovo subire tali abusi l'anno appresso." Ci ha rivelato uno dei giardinieri senza frondiere che ha però chiesto di rimanere anonimo perché tiene moglie e due figlie.
Il WWF e Giardinieri senza frondiere hanno avviato iniziative di sensibilizzazione come la distribuzione di volantini e la creazione di un sito web dove si propone di sostituire alle mimose "Poesie, detti e lazzi, atti di gentilezza e sorrisi e, laddove ritenuto opportuno, anche una temporanea sospensione della regolare somministrazione di sganassoni."
