25.5.20

Pastina Re dietologo: Cosa mangiare per non pigliarvi il cv.



Diciamocelo: predersi il corona virus non è "in" anzi detto chiaro e tondo è da plebei!
E allora io ho intervistato online l'amico Duilio Mazzamolla noto virologo di fama internazionale nonchè campione italiano di rubamazzetto. 
Dopo 2 ore di sproloqui sulla sua collezione di zoccoli di bisonte e quando stavo ormai per mandarlo a cagare, l'esimio, ha finalmente spiattellato i 5 migliori cibi da gustare per prevenire.
Eccoveli:

  • Mitili dell'isola di Macesta.

Prezzo (lo scrivo solo per completezza di informazione, non è che voi mo state a guardare l'euro di fronte a certe priorità) euro 120 all'etto.
Dove online sul sito robadaricchi.com.
Una ricerca in via di pubblicazione ha dimostrato che ingurgitare un 1 chilo di questi mitili al giorno, riduce fortemente il rischio di contagio. l'efficacia dell'azione preventiva risulta potenziata se consumati su una terrazzia di una villa in Sardegna con vista mare.
possibili effetti collaterali diarrea, tifo, colera, lebbra. ( nel 34% dei casi analizzati, contemporaneamente.)

  • Braciolette di piccolo di Capriolo Calvo della Valle Fognetta.

Prezzo euro 700 al chilo
Dove contattate via telegram uno dei membri della famiglia Banzon.
Ogni notte i maschi della famiglia Banzon rischiano dolorose incornate e la galera per andare a cacciare di frodo i piccoli caprioli. Da secoli la tradizione tramanda l'efficacia di queste tenere carni per mantenere attivo e vigoroso il sistema immunitario, come confermato dalla longevità dei membri della famiglia Banzon: nonno Remo ha 125 anni e si scopa 2 volte al giorno la vicina (che non ha confermato, ma neanche smentito).


  • Erbe del monte Famorat.

Prezzo (dipende dalla stagione e dall'umore di Mr Cambu) dai 5 ai 3000 euro al chilo.
Dove andate, ben vestiti, alla tabaccheria Pipa d'oro di Nuoro e chiedete "una scatola di cerini da tenere di riserva nel cruscotto della 126."
Le erbe vengono raccolte a mano dagli schiavi di Mr Cambu, sulle pericolosissime pendici del Monte Famorat. Il tasso dimortalità fra gli schiavi è del 32% a causa dell'estrema radiottività dell'aria e del suolo del monte.
Le erbe riescono a metabolizzare la radiottività e sintetizzarne 3 principi attivi che svolgono un'azione sinergica di contrasto ai virus.
(come simpaticamente divulgato in "Paperino HIV positivo" topolino n. 1357.)
Da mangiare crude con un filo d'olio e aceto

  • Corno di rinoceronte saffico.

Prezzo : solo baratto; 2 etti di colombiana per uno di corno di rinoceronte.
Dove Chiedete a quello che vi vende la coca.
La tradizione millenaria di cucina e medicina Zulu tramanda che il corno di rinoceronte saffico, ridotto in polvere e sciolto in un espresso in tazza fredda, permette a chi lo ingurgita di comunicare col virus. In pratica dopo bevuto il caffè basta ripetere una volta ogni 10 muniti "sciò sciò, virus fatt'allà". Il virus, di indole timida e remissiva, obbedirà senza portare rancore . Si consigliano 3 caffè al giorno, non zuccherati.

  • Pietre di sale di Tsagaan .

Prezzo gratis
Dove Dal vecchio Batbayar che vaga nel deserto del Gobi. Quando lo incontrate fategli una pernacchia e lui comincerà a tirarvi le pietre di sale. Raccoglietele e scappate prima che Batbayar si ricordi che in spalla porta uno jezzail carico.
Sedetevi e leccatevi la pietra finche non vi si anestesizza la lingua. Chi lo ha fatto e non ha perso ne il dono della parola ne il senno, giura che non si ammala più e neanche i prioettili gli fanno niente.
Attenzione è efficace solo finchè restate nel deserto del Gobi!

29.3.20

CORONA NEWS: Itervista al dottor Pastinaca


Intervista al Dottor Pastinaca.

IF Siamo qui oggi col Dottor Pastinaca: virologo, tuttologo, saccentone, pluriespulso.
DP Dalle migliori università.
IF Dottor Pastinaca, quanto manca al picco?
Il picco è vicino, vicinissimo.
Ah sì?
Sì per ché il picco è dentro di noi.
Ah!
Il picco è una metafora ardita.
Però. Ma giunti al picco?
Giunti al picco brinderemo colla grappa. Poi ci facciamo qualche giorno di banchetti e gozzoviglie.
E poi?
E poi Cominciamo la discesa. Ma lentamente.
Lentamente?
Sì perché come ci insegna l'alpino, dopo i bagordi ad alta quota la discesa va affrontata a passo lento.
E finalmente a quota zero.
E a quota zero ci daremo delle gran pacche sulle spalle, a vicenda o da soli.
Per poi ritornare alla vita normale?
Per poi cominciare una nuova salita!
Ah!
Sì ma meno impervia con un picco più basso che in fatti ingergo tecnico è detto picchetto o piccino.
E sul picchetto o piccino?
Mini brindisi e apericena.
E cosa succede poi?
Si continua così con picchettini e piccini sempre più bassi. Sempre che non ci sia la mutazione.
E se c'è la mutazione?
Bisogna ricominciare tutto da capo!
Ma tranquilli prima o poi   troveremo un vaccino o una cura, che come dice il proverbio "Chi ricerca trova."
Le priorità del post emergenza.
Bisognerà andare alla radice del problema.
Cioè?
Decimare i cinesi! Lo so che suona brutto, ma mi creda è l'unica soluzione.
E comunque  sono sicuro che una volta che glielo spieghiamo bene e con i dovuti incentivi economici i cinesi potrebbero anche accettare un autodecimazione.
 Dottor Pastinaca la ringrazio e arrivederci sul picco!
 O picco o morte! A chi le mascherine?
 A noi!


27.3.20

Coronapensierini 1

I guai come antiesistenzialismo.
 La vita: che attibvità interessante, non ci si annoia mai.

Sentite che ha detto!
Costringi chiunque a dire qualcosa ogni giorno, vedrai che prima o poi una cazzata la dice.

Dosaggio
La paura va somministrata nelle giuste dosi.

Lo dicono in numeri
Da settimane ormai i numeri confermano quello che non confutano.