20.4.07

sposarsi all`estero: l`amata burocrazie italiana ti e` vicina anche in terre lontane .


D
iciamo che uno su vuole sposare all`estero per vicissitudini della vita o perche` gliel`ha consigliato un indovino.
Mettiamo che il paese estero e` il Giappone, e la futura consorte nipponica.

La legge Giapponese stabilisce che uno straniero che voglia sposare un cittadino nipponico debba presentare un certificato che attesti la sua "capacita` matrimoniale" insomma un nulla osta al matrimonio.

Tale documento viene rilasciato dall`Ambasciata Italiana, e qui` cominciano i casini: per rilasciare il nulla osta l`ambasciata, a sua volta richiede che venga prodotto un certificato che attesti l`effettiva capacita` matrimoniale. E quale e` questo certificato vi chiederete voi? Forse una semplice autocertificazione? Oppure un piu` inequivocabile cerificato di stato civile?
No! L`ambasciata vuole un certificato di avvenute pubblicazioni(!!!) cioe` bisogna fare le pubblicazioni in italia e poi farsi rilasciare il un certificato di avvenute pubblicazioni dall`anagrafe del comune in cui sono state fate le pubblicazioni.

Per fare le pubblicazioni all`anagrafe del comune di residenza il povero disgraziato italiota deve presentare 3 documenti (nulla osta al matrimonio certificato di residenza e stato di famiglia) del futuro coniuge nipponico, opportunamente appostillati, tradotti da un traduttore giurato e autenticati dall`ambasciata.

Riguardo le traduzioni giurate l`ambasciata non le fornisce come servizio per i cittadini italiani perche`:"il matrimonio e` un atto privato" fornisce invece una lista di traduttori giurati all`interno della quale prendere uno a caso e...pregare che sia il meno ladro.
SE tutto fila liscio sborsando circa 350 euro e aspettando una decina di giorni ricevera queste traduzioni giurate.
Poi, intanto, se ha la sfortuna di non vivere in una delle 3 citta dove c`e` un consolato (Osaka Nagoya Tokyo) si mette nel treno con la nipponica compagna e sborsando il dovuto in treno e altro incontra il riverito console (senza sciabola) per la firma della delega a qualche familiare in Italia a presentare in loro vece i suddetti documenti per le pubblicazioni.
Quando tutti i documenti sono pronti (3 della faniulla con traduzioni + delega) spedisce il tutto in Italia sacrificando un tonno intero al Dio Mercurio perche` le Poste Italiane siano magnanime e gentili..
Dopo circa 2 o 3 settimane arrivera` l`agognato certificato di avvenute pubblicazioni da rispedire prontamente all`ambasciata perche` da questo (per alchimia burocratica) si produca numero una copia (in Italiano e in Giapponese) dell` (in)famoso certificato di nulla osta al matrimonio.

In tutto questo la cara ambasciata si prende un pizzo di circa 35 euro(!!!) per ogni documento che le passa per le mani (le 3 traduzioni e certificato di nulla osta al matrimonio: totale circa 140euro!!!).

Ci siamo quasi adesso e` tutta burocrazia Nipponica: tutto in discesa.
Si va all`anagrafe si ritira un modulo(婚姻届 kon`in todoke), che verra` compilato e firmato dai 2 coniugi e da 2 "testimoni".
Il modulo viene poi consegnato insieme al nulla osta del coniuge italianzo e allo stato di famiglia del coniuge nipponico. E con questo ci si e` sposati.
L`anagrafe giapponese rilascera` poi un certificato matrimoniale ad un costo che arriva al massimo ai 15 euro!!!!



NB Nel caso in cui l`italianzo in questione sia uno apposto e quindi iscritto all`anagrafe degli italiani residenti all`estero le pubblicazioni le puo` fare all`ambasciata ma comunque deve presentare le infami ed esose traduzioni...


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