15.8.17

Le ricette di chef pastinaca

 Torta al cioccolato dal cuore puro
Esecuzione (colonna sonora a scelta)

In una ciotola di manifattura artigianale o di cooperativa partigiana, e non di primo pelo, porre, indugiando a tratti, un uovo bianco di estrazione media ed uno giallo di taglia grande.

Lasciare per un paio d'ore in luogo appartattato perchè faciano conoscenza, assicurandosi di tanto in tanto che la relazione stia maturando sulle basi della reciproca accettazione e improntata alla collaborazione. Stroncare sul nascer con fare deciso ma gentile, atteggiamenti di intolleranza od aperta ostilità.

Nel frattempo ammonticchiare con fare sbarazzino un 300 grammi di farina eco biologica verde solidale, oppure quella del discount.
Se siete celiaci cambiate ricetta.
Se frequentate celiali cambiate frequentazioni.

Partire per un viaggio a basso impatto ambiantale alla ricerca di acqua di fonte. Trovare la fonte, imbottigliare in contenitori di forma propia e materiale consono. Darne a bere un bicchiere ad un assetato, studiarne le reazioni. Fargli fare le analisi del sangue e delle urine. Mostrate i risultati ad un medico rinomato interrompendone la disamina con acute osservazioni farcite di concetti omeopatici ed interiezioni ironico esistenzialiste.

Tornare a casa sanguinanti  sul far dell`alba.
Aggiungere all'acqua un lievito madre di quinta generazione, poi mischiare la farina aggiungendo le uova che ormai dovrebbero essere diventate affiatatissime (eventualmente controllate il livello di affiatamento con appositi test psicoattitudinali). Come dolcificante usare 2 etti di miele di api nazional-socialiste ottenuto con la frequentazione assidua e all'uopo fedigrafa del consorte dell'apicoltore se ancora  in età adultera o in caso contrario, barattando con uno degli eredi diretti  del summenzionato apicoltore, il miele con sostanze psicotrope. Se poi ve ne avanza di sostanza ce la potete calare nel dolce.

Il cacao, comprato  in un vicolo buio dalle parti della stazione da un rivenditore anonimo e privo di infiammazioni dei tratti respiratori, va tenuto sulle spine fino all'ultimo minuto perchè non perda l'aroma.
Quando verra mischiato a farina e uova ci sarà un po' di baruffa. Lasciare che le cose si calmino da sole.

Sciogliere col proprio calore corporeo il burro di latte di mucca consenziente e maggiorenne e dai trascorsi un po' burrascosi. Amalgamate come Dio comanda il tutto.  Aggiungare scorzzette d'arancia peninsulare da climi subtropicali con accenti mediterranei, nocciole del delta del Gange e cannella nobile di feudi esotici o cannella feudale di esotica nobiltà. Mescolare con l'ira dei giusti.

Versare il tutto  teglia della prima metà della prima metà del XX secolo, Infornare come se non ci fosse un domani per 30 minuti a 200 gradi e MAI viceversa!

Estrarre il dolce facendo attenzione a non scottarsi in quanto la presenza di dolore nella fase di rafreddatura del dolce può alterarne le proprietà organolettiche. Se nonostante le precauzioni ci si procurasse ustione di grado pari o superiore al secondo contenere i danni bestemmiando senza inflessioni dialettali.

Sevire a bruciapelo avendo cura di rendere nota la fatica e il tempo investiti nell' elaborazione perchè nessuno degli ospiti si permetta di rifutare adducendo tristi storie di sovrappeso che molto spesso si trascinano dall' età prescolare. Attendere con faccia seria i dovuti conplimenti. Se questi non dovessero arrivare o mancare di sincerità mettere alla porta in malo modo l'ospite ingrato, ed eventualmete cominciare nei suoi confronti una campagna di denigrazione analogico-digitale.


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