21.8.08

rana alla stazione



Ero in stazione di campagna che dal binario in attesa guardavo il verde delle risaie (ah le risaie!) barcollante, ebbro di cioccolata fredda, e passai accanto a una di queste piante da stazione, da spartitraffico, cespugliose e avvezze agli spurghi venefici dell'umana stirpe (ma non senza ripercussioni genetiche).
Allora notai sfumatura cromatica inusitata: l'occhio si fe' desto e forma prese
la rana alla stazione
che ferma stava forse da diecimila anni ad aspettare l'evoluzione o la fine dell'umanita'.
Gli feci le foto: gliene scattai d'abuso e d'arroganza, di fianco e di faccia, senza flash e senza scuse. Poi la lasciai li, tramortita dall'affronto digitale ma sempre immobile come si confa ad
una rana alla stazione.

Nessun commento: